Venerdì 7 giugno ore 17:30, la folla gremita è in attesa.
Sguardi curiosi, occhi impressionati, emozioni contrastanti trapelano su quei volti conosciuti.
Mentre i preparativi finali si svolgono rapidamente, l’adrenalina inizia a scorrere. Ogni dettaglio finalmente prende vita.
L’attesa, con tutte le sue sfumature di ansia mista ad eccitazione, si trasforma in azione.
Ad accogliere gli invitati c’è un corridoio colmo di libri e lettere di Cesare Pavese, ed una voce narrante di sottofondo che intrattiene e conduce i passanti all’interno del cuore dell’azienda: il reparto produttivo.
Due chiacchere ed una bevanda fresca alla menta precedono quegli attimi pre-concerto che vedono come protagonisti un gagliardo gruppo Jazz: il Pino Castagnaro Quartet.
Uno show che, tra discorsi di apertura, interventi ed incantevole musica, si protrae per circa un’ora.
Un’occasione unica per rafforzare i legami all’interno della nostra azienda, per condividere idee, celebrare successi e pianificare i prossimi obiettivi futuri.
Cosa ci portiamo a casa?
La passione che trasmette Susanna, comproprietaria dal team Base di Canelli; la pazienza e la comprensione di Fausto, altro membro dello stesso team.
La raffinatezza e l’eleganza di un buon bicchiere di vino, quello proveniente da uve nutrite dall’amore di Serena, una giovane ragazza che porta avanti l’azienda di famiglia La Scapina.
La sensibilità ed il sorriso di Laura Capra, Sindaco del nostro paese e Presidente della Fondazione Cesare Pavese.
Un enorme grazie a lei che, sfida dopo sfida, cerca di rendere Santo Stefano Belbo un luogo migliore.
E poi, infine, ci portiamo a casa i sorrisi, le strette di mano sincere, le storie raccontate tra uno sguardo ed un saluto sincero.
Ci portiamo a casa i consigli, l’entusiasmo, la motivazione e la grinta di quei giorni. La tenacia con cui affrontare le sfide, la forza, la vitalità e la capacità di saper guardare oltre.
Oltre le apparenze, oltre le distanze, oltre la paura, oltre ogni limite.