“Non è vero che non ricordo più niente, quelle immagini appaiono ancora nitide…
21 anni fa… Via Vogliere, la nostra prima sede.Guardavo fuori da quelle finestre strette strette con le alette, d’inverno erano talmente ghiacciate da non aprirsi.
In quel luogo quasi idilliaco regnava la pace, il ritmo era scandito dal fruscio di un piccolo fiume dove in estate si poteva avvertire il verso di anatroccoli di ogni genere e specie.
Il rumore dei passi ed il vociare erano i soli, insieme alla presenza di cinque o sei macchinari, protagonisti assoluti.Eravamo in pochi all’epoca… una decina di dipendenti, una struttura organizzata nei minimi dettagli e compiti specifici per ognuno era tutto ciò che serviva per comporre nel migliore dei modi pezzi di un puzzle all’apparenza semplice, ma in realtà tanto complesso.
Una squadra di veri supereroi dell’acciaio che, giunta l’ora della pausa pranzo, si riuniva e celebrava la convivialità.Ricordo come se fosse adesso… si pranzava tutti INSIEME fuori in cortile in una piccola mensa sotto una tettoia.
C’era la voglia di raccontarsi. Era bello.”
Quante storie dietro a quei protagonisti, quanto sudore, paure, risate, momenti down, momenti up e poi di nuovo down.
È così che va, è così che si cresce, che si sbaglia, che si impara, che si vive.
Senza il moto continuo che ha tenuto in piedi questa macchina immensa ci sarebbero molte meno storie da raccontare, e soprattutto, Lasergi non sarebbe l’azienda che è diventata oggi.
TRATTO DA UNA STORIA VERA…